Tensioni al Sole 24 Ore. Le mosse del cdr contro il direttore, la risposta di Tamburini, l’assemblea sul gradimento della direzione e l’appello di una parte corposa della redazione che critica il cdr e chiede di sospendere il voto
Spaccatura nella redazione del Sole 24 Ore con una parte del corpo redazionale che contesta il cdr critico verso il direttore Fabio Tamburini.
Ecco tutte le ultime novità .
Si tiene nelle prossime ore un’assemblea redazionale al quotidiano controllato da Confindustria.
All’ordine del giorno il “gradimento” nei confronti del direttore Fabio Tamburini.
Ma che cosa è successo?
A un comunicato del 15 novembre (sotto il testo integrale) in cui il cdr criticava il direttore per aver ospitato uno speciale di quattro pagine dal titolo «Il coraggio del futuro», che contiene cinque articoli a firma di alti esponenti di Confindustria, il direttore Tamburini ha risposto tranchant: “Chi mi conosce sa che i firmatari del comunicato dovrebbero provare qualche vergogna”.
Il cdr è tornato poi all’attacco – come ricostruisce oggi il quotidiano Domani diretto da Stefano Feltri – perché il testo pubblicato non era quello integrale e l’assemblea dei giornalisti ha ritenuto la risposta di Tamburini inaccettabile chiedendo che il comunicato venisse ripubblicato per intero.
A questo punto sono intervenuti il presidente della società , Edoardo Garrone, e l’amministratore delegato, Giuseppe Cerbone. La risposta dei vertici del gruppo che edita il Sole 24 Ore ha non solo espresso solidarietà al direttore – sottolinea il Domani – ma ha anche accusato i rappresentanti dei giornalisti di “travalicare la normale dialettica sindacale”.
Ora a breve si terrà un’assemblea dei giornalisti che mirerebbe a sfiduciare il direttore, anche se formalmente si vota sul “gradimento”.
Ma una parte della redazione – con mail-appello firmato anche da responsabili di settore e caporedattori come Laura Di Pillo (ufficio centrale), Alberto Grassani (Imprese) e Marco Ferrando (Finanza) oltre che giornalisti di lungo corso al Sole come Laura Serafini e Stefano Elli – chiede “di sospendere il voto e, per essere corretti, convocare un’assemblea che ne stabilisca le modalità ”. “Come è già stato segnalato in una precedente mail il meccanismo scelto non garantisce la libertà e la segretezza del voto e neanche la certezza degli esiti”, scrivono i firmatari.
(articolo aggiornato alle ore 10,30)
ECCO I RISULTATI DEL VOTO CONTRO IL DIRETTORE DEL SOLE 24 ORE
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COMUNICATO CDR DEL 15 NOVEMBRE
Il Sole 24 Ore di oggi ospita uno speciale di quattro pagine dal titolo «Il coraggio del futuro», che contiene cinque articoli a firma di alti esponenti di Confindustria.
Si tratta della seconda di due puntate (la prima è di domenica scorsa), con una struttura praticamente identica, annunciate con un intervento del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi sul quotidiano del 5 novembre. In totale, fanno otto pagine e undici articoli firmati dal nostro editore nel giro di pochi giorni.
È un record per noi, ma non un fenomeno isolato in queste settimane, perché da inizio mese a oggi il quotidiano ha ospitato 25 tra interviste e interventi di alti esponenti di Confindustria. Nei giorni scorsi abbiamo espresso al direttore tutta la nostra contrarietà a un’iniziativa di questo tipo e, più in generale, a quella che consideriamo una deriva pericolosa. Le ragioni sono di ordine organizzativo, perché ci lascia più che perplessi la scelta di appaltare parte rilevante del quotidiano a interventi esterni, escludendo oltretutto i giornalisti dalla sua realizzazione.
Ma la ragione più rilevante è di merito. Da sempre siamo contrari alla scelta di ridurre il giornale a un house organ, sul quale i contenuti scelti dal nostro editore vengono inseriti in quantità smodata, senza filtro e senza mediazione dei giornalisti. Siamo ben consapevoli di avere un editore ingombrante, con il quale non è semplice fare i conti. Proprio per questo riteniamo che l’autonomia della redazione e del lavoro di ciascuno di noi va prima rigorosamente affermata, poi puntigliosamente difesa. Dal nostro punto di vista, allora, iniziative come quella di oggi rischiano solo di fare aumentare il disincanto dei lettori, giustamente poco interessati alla lettura di un bollettino confindustriale, e di svalutare la nostra testata, la cui autorevolezza è per noi (ma così dovrebbe essere anche per l’editore) il patrimonio più importante da difendere.Continueremo a vigilare su quanto avverrà in futuro, sperando che i limiti della decenza non vengano più superati.
Il cdr
Risposta del direttore: Chi mi conosce sa che i firmatari del comunicato dovrebbero provare qualche vergogna (fta)
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Premesso che in Assemblea non sono state votate le modalità di votazione per la mozione sul “gradimento” (non sfiducia) al direttore, ma ne è stata data una comunicazione veloce en passant alla fine dell’assemblea da Giovanni Negri, quando si stava per votare la mozione sul comunicato, e vista l’incredibile velocità con cui avete proceduto, senza dare il tempo di fare obiezioni, peraltro adottando una modalità che in una precedente assemblea era stata già esclusa (il voto presso la Lombarda), ci troviamo qui all’ultimo momento a chiedervi di sospendere il voto e, per essere corretti, convocare un’assemblea che ne stabilisca le modalità . Come è già stato segnalato in una precedente mail il meccanismo scelto non garantisce la libertà e la segretezza del voto e neanche la certezza degli esiti. Vediamo perché. Il presidente della Lombarda non è un soggetto tenuto, in virtù di tale ruolo, al segreto. Quindi tutto sarebbe rimesso al suo buon cuore: non si procede così per una votazione ufficiale. Siccome per la segretezza del voto inoltre non sarà possibile l’accesso alle schede, in realtà , pure con tutta la fiducia nel soggetto individuato come deputato allo spoglio, non ci sarà nessuna certezza dell’esito.
La procedura è quindi del tutto illegittima perché le caratteristiche dei meccanismi del voto non ne garantiscono né la certezza degli esiti, né la segretezza. Ribadiamo anche collettivamente che le considerazioni che precedono non comportano nessuna valutazione personale circa il presidente della Lombarda.
Per i motivi che precedono non parteciperemo al voto al quale non riconosciamo alcuna validità e rispetto ai cui esiti ci riserviamo l’impugnazione in ogni sede.
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