Boeing, dopo quasi 2 anni di controlli, ha ottenuto dalla Faa, l’autorità di regolamentazione Usa, il via libera al ritorno a volare per il suo 737 Max. L’aereo è restato fermo ai box dopo gli incidenti del 2018-2019 in Indonesia ed Etiopia
Dopo la messa a terra di quasi due anni, il velivolo Boeing 737 Max potrà tornare a volare.
Dopo quasi due anni di controlli, il produttore statunitense ha ottenuto dalla Federal Aviation Administration (Faa), l’autorità di regolamentazione dell’aviazione civile degli Stati Uniti, l’autorizzazione al ritorno ai voli per il suo 737 Max.
Il velivolo della Boeing sarà di nuovo autorizzato a tornare in volo, a condizione che gli aerei siano dotati di un nuovo software di pilotaggio.
Il numero uno della Faa, Steve Dickson si è detto “fiducioso al 100%” della sicurezza del Boeing 737 Max”. Anche se ritiene che Boeing abbia ancora molto lavoro da fare per migliorare la sua cultura della sicurezza.
Il 737 Max, l’aereo più venduto della storia, potrà riprendere a volare dopo essere stato costretto a restare fermo dal marzo 2019, a causa di due incidenti che sono costati la vita a 346 persone e che sono costati alla Boeing oltre 20 miliardi di dollari.
Il titolo di Boeing vola a +7% nel prelistino di Wall Street.
Tutti i dettagli.
SEMAFORO VERDE PER IL BOEING 737 MAX DALLA FAA
Luce verde dunque dalla Federal Aviation Administration per il Boeing 737 Max, a condizione che gli aerei siano dotati di un nuovo software di pilotaggio.
Inoltre, Boeing dovrà rivedere le procedure dell’equipaggio e completare una serie di test prima di effettuare un “volo di prontezza operativa”, ha dichiarato la Faa.
Tra queste, l’autorità ha richiesto una nuova formazione per gestire un sistema di sicurezza chiave chiamato Mcas, che è risultato difettoso ed è stato responsabile dei due incidenti mortali, oltre che nuove protezioni e modifiche al software.
LE CONSEGUENZE PER BOEING
La decisione della Faa consentirà a Boeing di riprendere entro la fine dell’anno la consegna degli aerei.
E PER LE COMPAGNIE AEREE
L’autorizzazione della Faa è solo il primo passo per consentire alle 59 compagnie aeree che possiedono i 387 aerei a terra di farli volare come parte del loro programma.
La Faa specifica infatti nel suo comunicato che deve ancora approvare l’addestramento necessario per i piloti prima di qualsiasi volo del Boeing 737 Max nei cieli americani. Le compagnie aeree dovranno effettuare lavori di manutenzione sugli aerei stazionati sull’asfalto degli aeroporti per più di 20 mesi. Per quanto riguarda gli aerei immagazzinati presso Boeing, dovranno essere esaminati da un ispettore Faa prima di essere inviati ai clienti.
La maggior parte dei 387 aerei a terra sono al di fuori degli Stati Uniti.
LA MESSA A TERRA DOPO I 2 INCIDENTI MORTALI
Ricordiamo che il velivolo è rimasto fermo ai box per 20 mesi, lo stop più lungo della storia dell’aviazione commerciale. Gli incidenti del 737 Max in Indonesia (ottobre 2018) ed Etiopia (marzo 2019) hanno portato alla morte di 346 persone nel giro di cinque mesi.
Per l’azienda statunitense hanno innescato una tempesta di indagini ed espulsioni di dirigenti. Boeing ha fatto sapere che la messa a terra è costata alla società circa 20 miliardi di dollari.
LA REVISIONE DI 20 MESI
“Mi sento fiducioso al 100%”, ha dichiarato Steve Dickson, ex pilota di linea aerea e militare, che ha assunto la carica di amministratore della Faa nell’agosto 2019 e ha messo a punto i controlli per un volo di prova del 737 Max a settembre.
Dickson ha anche aggiunto che la revisione, durata 20 mesi, è stata “lunga ed estenuante, ma abbiamo detto fin dall’inizio che avremmo preso tutto il tempo necessario per farla bene”. Dickson ha poi suggerito a Boeing ulteriori azioni per migliorare la sicurezza. “Hanno intrapreso alcune azioni, ma ci vorrà di più che mettere in atto nuovi processi e spostare scatole intorno all’organigramma. I cambiamenti culturali impiegano molto tempo per avere effetto e dobbiamo essere scettici”. Boeing, ha spiegato ancora, si è “impegnata a imparare dai suoi errori per costruire un futuro più sicuro in modo che incidenti come questo non si ripetano più”.
IL COMMENTO DI BOEING
La mossa della Faa rappresenta un'”importante pietra miliare”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Boeing, David Calhoun. “Non dimenticheremo mai le vite perse nei due tragici incidenti, che hanno portato alla sospensione della nostra operazioni”. “Questi eventi e la lezione che ne abbiamo tratto hanno ridisegnato la nostra azienda e focalizzato ulteriormente la nostra attenzione sui nostri valori fondamentali di sicurezza, qualità e integrità”.
LA QUESTIONE DELLA CERTIFICAZIONE DA PARTE DELLA FAA
La Faa è stata oggetto di aspre critiche per la sua certificazione del 737 Max. La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato ieri una riforma del programma di certificazione degli aeromobili della stessa Faa. Il deputato Peter DeFazio, un democratico che presiede il Comitato per i trasporti e le infrastrutture, ha affermato che la Faa non è riuscita a garantire adeguatamente la sicurezza del 737 Max e ha definito la certificazione degli aeromobili “un sistema che ha infranto la fiducia del pubblico”. Dickson ha riconosciuto che c’è stata una comunicazione frammentata all’interno della Faa e tra la Faa e Boeing durante la certificazione del 737 Max, ma ha aggiunto che l’agenzia sta adottando riforme e miglioramenti del suo sistema.
A SEGUITO DELL’INCHIESTA DEL CONGRESSO USA
La riforma del programma di certificazione degli aeromobili giunge dopo la pubblicazione del rapporto conclusivo di un’inchiesta parlamentare Usa durata 18 mesi sugli incidenti del 737 Max della Boeing a settembre. “Boeing ha fallito nella progettazione e nello sviluppo del 737 Max e la Federal aviation administration (Faa) ha fallito nella supervisione del Boeing e nella certificazione dell’aeromobile”. È quanto si legge nel rapporto della House Transportation Committee.
Secondo il rapporto, la corsa di Boeing alla produzione, la decisione di ignorare i problemi di sicurezza interna e l’occultamento delle modifiche chiave all’aereo, comprese le esigenze di addestramento dei piloti, ha contribuito agli incidenti. Incolpando inoltre la Faa di errori di supervisione, inclusa “l’eccessiva delega alla Boeing”.
737 MAX DECOLLERÀ A DICEMBRE CON AMERICAN AIRLINES
L’aereo 737 Max, motore delle vendite di Boeing prima dello stop di 20 mesi fa, non tornerà immediatamente nei cieli a livello globale. Ogni autorità dell’aviazione civile degli altri paesi porterà avanti in proprio le sue certificazioni.
Gli Stati Uniti sono i primi quindi a revocare gli ordini di messa a terra. Secondo la Bbc, i funzionari dell’aviazione europea hanno affermato di essere vicini a prendere una decisione simile.
American Airlines ha comunque già programmato un volo a fine dicembre. La Southwest, che ha 34 Boeing 737 Max — più di qualsiasi altra compagnia aerea — non ha in programma di far volare passeggeri sul velivolo fino alla primavera del 2021.
Nessun commento:
Posta un commento