La cooperazione segreta tra le agenzie di intelligence danesi e americane ha consentito agli Stati Uniti di raccogliere informazioni su alcuni dei suoi più stretti alleati europei. L’approfondimento di Giuseppe Gagliano
Secondo un nuovo rapporto, la cooperazione segreta tra le agenzie di intelligence danesi e americane ha consentito agli Stati Uniti di raccogliere informazioni su alcuni dei suoi più stretti alleati europei. I paesi interessati includono Germania, Francia, Svezia, Norvegia e Olanda, secondo il quotidiano danese Jyllands-Posten e la Danmarks Radio, l’emittente del servizio pubblico danese. I due media dicono di aver parlato con “diverse fonti indipendenti” che hanno confermato le accuse.
Le rivelazioni sembrano essere collegate al licenziamento a sorpresa di Lars Findsen, direttore del Danish Defense Intelligence Service (FE, o Ddis in inglese), nell’agosto di quest’anno. È stato riferito al momento che Findsen è stato licenziato a seguito di una serie di rivelazioni. Tuttavia, quasi nulla è stato rilasciato dal governo danese sulla precisa natura delle rivelazioni. È stato affermato che le rivelazioni riguardavano “pratiche improprie di raccolta di informazioni”.
Ora sembra che le rivelazioni degli informatori riguardassero un accordo di raccolta di informazioni segrete concluso tra il Ddis e l’Nsa nel 2008.
Secondo l’accordo la Nsa aiuterebbe il Ddis a intercettare una serie di cavi Internet in fibra ottica che passano attraverso il territorio danese, in cambio di accesso al contenuto del traffico intercettato.
Questa collaborazione è stata fisicamente facilitata presso un centro di elaborazione dati situato sull’isola danese di Amager, a sud della capitale Copenaghen, che sarebbe stato costruito a tale scopo.
Nel 2015, tuttavia, un informatore danese si è rivolto al Danish Oversight Board, noto come Tet, responsabile della supervisione del lavoro delle agenzie di intelligence danesi. L’informatore ha affermato che il centro di elaborazione dati di Amager era stato utilizzato dalla Nsa per spiare obiettivi danesi, tra cui il ministero degli Affari Esteri e il ministero delle Finanze. Inoltre, un elenco delle parole chiave utilizzate dalla Nsa tra il 2012 e il 2015 per segnalare il traffico Internet suggerisce presumibilmente che anche i governi di Germania, Francia, Svezia, Norvegia e Olanda siano stati presi di mira.
La rivelazione ha provocato un’accesa discussione politica in Danimarca, mentre le autorità norvegesi, svedesi e olandesi hanno avviato indagini sul presunto spionaggio. Alcuni in Danimarca chiedono ora al ministro della Difesa, Trine Bramsen, di rilasciare al pubblico un rapporto in quattro volumi prodotto dal Tet sulla presunta collaborazione Ddis-Nsa.
Al di là dell’apparente stupore che questa notizia può destare in realtà questa informativa conferma quanto Edward Snowden ha esplicitamente affermato nel suo saggio “Errore di sistema” sullo spionaggio che gli Usa — e non solo — fanno delle comunicazioni dei lori alleati. D’altra parte i rapporti tra Stati si costruiscono su alleanze e non su rapporti di amicizia. Non ci sono, e non ci saranno mai, altre alleanze al di là di quelle definite dagli interessi.
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