Il numero di persone che segue una dieta vegana o vegetariana è in costante crescita.
Se per la salute umana si tratta di una scelta spesso vantaggiosa, escludere la carne dalle diete dei propri animali domestici non è una buona idea.
Eppure – perlomeno negli Stati Uniti – è una tendenza in aumento, tanto da aver spinto i veterinari dell’Ohio State College of Veterinary Medicine ad intervenire.
I rischi per la salute
I gatti, come tutti i felini, sono animali strettamente carnivori.
I mici necessitano, dunque, di una dieta composta nella quasi totalità da proteine animali. Una necessità che è anche fisiologica: il loro tratto gastro intestinale – se rapportato a quello degli onnivori – è più corto, in modo da digerire con facilità le proteine animali.
Per questo, diete non bilanciate mettono a rischio prima di tutto la salute degli animali.
«Sul web circolano molte informazioni sulle diete alternative, ma spesso non tutte basate su informazioni scientifiche – spiegano i veterinari -. Gli animali hanno esigenze nutrizionali molto diverse rispetto agli umani e l’adozione di una dieta alternativa può comportare gravi conseguenze per la salute degli animali domestici».
È possibile l’alternativa al cibo industriale?
Le diete fai-da-te, inoltre, presentano seri rischi. «Offrendo agli animali preparazioni destinate alle persone li si espone al rischio di carenze nutritive. Anche seguire le cosiddette diete raw, ovvero a base di carne cruda, non è una buona idea. Il rischio è quello di contrarre batteri potenzialmente trasmissibili anche all’uomo».
Le alternative al cibo industriale, tuttavia, non mancano. «Ma bisogna sapere come fare – concludono i ricercatori dell’università statunitense -. Seguendo i consigli del veterinario è possibile preparare in casa il cibo di cani e gatti, addizionandolo però con le tutte le vitamine e i nutrienti di cui gli animali hanno bisogno».
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