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sabato 11 dicembre 2021

 

Iss: "Dopo 5 mesi l'efficacia del vaccino anti Covid cala al 39%, ecco perché serve il booster"

"Resta alto invece lo scudo contro lo sviluppo di sintomi gravi": la fotografia scattata dall'Istituto superiore di sanità (Iss) sulla base dei dati delle ultime due settimane

L'efficacia del vaccino anti Covid nel prevenire la malattia si riduce notevolmente dopo cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale mentre rimane molto elevata nei soggetti vaccinati con la terza dose booster. È quanto emerge dall'ultimo report integrale dell'Istituto superiore di sanità (Iss) relativo al periodo 22 novembre - 5 dicembre 2021. 

Dopo cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale, l'efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 74% a 39%. Resta alto invece lo scudo contro lo sviluppo di sintomi gravi: l'efficacia contro i casi di malattia severa nei vaccinati con ciclo completo da meno di cinque mesi Ã¨ pari al 93% rispetto ai non vaccinati, mentre scende all'84% nei vaccinati con ciclo completo da oltre cinque mesi. 

Basta tuttavia la terza dose a riportare i parametri di efficacia a livelli rasserenanti: l'efficacia nel prevenire la diagnosi e casi di malattia severa "sale infatti rispettivamente al 77% e al 93% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva-booster" spiega l'Iss.

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    Iss: rischio morte no vax 16 volte più alto che con terza dose

    L'Iss rileva un forte aumento settimanale di casi Covid a livello nazionale: 162 casi per 100.000 abitanti rispetto ai 140 casi per 100.000 abitanti della settimana precedente. In aumento anche l’incidenza a 14 giorni in 18 regioni su 21.

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      I dati relativi agli ultimi 30 giorni rilevano un elevato numero di contagi nella popolazione non vaccinata. La differenza tra essere o non essere vaccinati contro il Covid è davvero notevole, con il rischio di morte per un no vax:

      • 16,6 volte maggiore rispetto a quello di un vaccinato con dose booster; 
      • 11,1 volte maggiore di un vaccinato da meno di 5 mesi; 
      • 6,9 volte superiore a quello di un vaccinato da più di 5 mesi. 

      Il Covid non risparmia nessuno coinvolgendo tutte le fasce di età, con una maggiore variazione dell’incidenza a 14 giorni tra i giovani e giovanissimi fino ai 19 anni. Di questi circa il 50% dei contagi avviene nella fascia di età 6-11. I dati relativi all'ultima settimana evidenziano nella fascia di età 0-19, ben 48.503 nuovi casi di Covid, di cui 167 ospedalizzati e 2 ricoverati in terapia intensiva. Stabile, invece, l’età mediana dei soggetti che hanno contratto l’infezione negli ultimi 14 giorni, attorno ai 41 anni. Migliorano i dati sui contagi degli operatori sanitari, in calo da cinque settimane. 

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