Il ministro: "L'impatto della vaccinazione si vedrà a primavera inoltrata"
"Stiamo chiudendo le misure definitive che dobbiamo comunicare al Paese e che verranno prese nei prossimi giorni: prevedono un irrigidimento significativo tra il 24 dicembre e 6 gennaio". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, parlando in collegamento ad un incontro organizzato dalla Fnomceo (Federazione nazionale ordini medici).
"L'impatto sulla popolazione della vaccinazione anti-Covid lo vedremo a primavera inoltrata - ha aggiunto il ministro - . Ciò significa che ancora per un tempo significativo dovremo convivere con il virus con l'unica vera arma che abbiamo, che è quella delle misure non farmacologiche. Da qui il mio atteggiamento di prudenza, specialmente nei 15 giorni di Natale per evitare una recreduscenza". Fin quando "non saranno vaccinate 10-15 milioni di persone, l'effetto immunologico sarà ancora residuale - ha continuato - e quindi per non poche settimane dovremo mantenere un livello attenzione significativo".
Appello di Oms Europa a restare a casa durante il Natale per arginare la pandemia. In un comunicato, riporta il Guardian, il direttore dell'organismo Hans Kluge ha sottolineato che "non vale la pena" uscire, con il rischio di infettarsi. "C'è una differenza tra ciò che è permesso fare e ciò che dovreste fare", ha aggiunto, appellandosi quindi al senso di responsabilità individuale, a prescindere dalle restrizioni alla mobilità adottate dai governi. "Con l'avvicinarsi delle festività natalizie, la trasmissione del Covid in gran parte dell'Europa rimane intensa e diffusa. Ci sono stati quasi 23 milioni di casi quest'anno", ha rilevato Kluge, ricordando che ieri è stato superato il mezzo milione di vittime, con un tasso di mortalità che "rimane al più alto livello dall'inizio dell'anno". "Ricordate che la cosa più sicura da fare è restare a casa", ha aggiunto, in vista delle settimane di vacanze natalizie. "Nonostante la distanza fisica, abbiamo la possibilità di connetterci, i numerosi strumenti di social networking che abbiamo a portata di mano facilitano il contatto", ha ricordato il capo di Oms Europa. "Anche se siete separati dai vostri cari, non siete soli", ha aggiunto.
"C'è la tendenza a un'inversione in atto, l'Rt tende a non scendere più" e in questo momento "dobbiamo avere atteggiamenti previdenti per evitare che l'epidemia riparta durante la campagna vaccinale: questo è un rischio da scongiurare". Così Gianni Rezza, direttore della prevenzione del Ministero della Salute, intervenendo al Forum Risk Management di Arezzo. "Nelle scorse settimane - ha aggiunto - abbiamo visto una tendenza positiva, ma ora abbiamo un numero di decessi ancora alto, siamo sopra-soglia per i posti occupati in area medica e intensiva. Non stanno più scendendo l'Rt e l'incidenza.In questa situazione si impone prudenza".
"Sulla riapertura delle scuole molto dipenderà dalle dinamiche epidemiche negli specifici territori. Se dicessimo sin da ora che in tutta in Italia non c'è nessun problema, diremmo una cosa che andrebbe verificata", ha aggiunto. "Non ho posizioni pregiudiziali, ma devo valutare giorno dopo giorno le dinamiche, perché rimettere in moto contemporaneamente molto attività può essere rischioso". Quindi, conclude, bisogna procedere "a piccoli passi e permettersi determinate riaperture dove è possibile, valutando caso per caso".
"Per ora non è previsto l'inserimento dei bimbi nella campagna vaccinale - ha sottolineato . . E questo per diversi motivi: non mi risultano ci siano sperimentazioni su bambini. Inoltre sono meno suscettibili al Sars-Cov-2 e più raramente hanno sintomi e malattia gravi. Terzo non sono stati identificati come popolazione che sostiene la trasmissione dell'infezione nella comunità ".
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