Non solo Popolare di Bari, ora Mcc (Invitalia del Mef) entra nell’azionariato anche della fintech Aidexa in cui ci sono anche Assicurazioni Generali, Banca Ifis e Banca Sella. Tutti i dettagli
Invitalia tramite Mediocredito centrale (Mcc) sempre più anche banca. Ecco le ulteriori mosse di Mcc dopo il controllo della Banca Popolare di Bari.
CHE COSA HA DECISO MCC SU AIDEXA
Mediocredito Centrale entra nel capitale sociale di AideXa, la nuova fintech dedicata alle piccole imprese attraverso l’erogazione di credito e servizi finanziari con approccio interamente digitale presieduta da Roberto Nicastro. La banca controllata da Invitalia (100% del ministero dell’Economia) ha acquisito una partecipazione pari al 3,19% del capitale, “affiancando una qualificata compagine di investitori dei settori bancario, imprenditoriale, assicurativo e fintech”, sottolinea la nota di Mcc.
CHE COSA FA AIDEXA
AideXa si propone di sviluppare una banca digitale che coniughi l’esperienza di professionisti con differenti percorsi in ambito fintech e bancario, con l’obiettivo di offrire al mondo delle piccole imprese e delle partite IVA prodotti semplici, agili, tecnologici e focalizzati sulle loro esigenze. L’avvio dell’operatività è previsto entro la fine dell’anno.
IL COMMENTO DI MATTARELLA
“L’operazione con AideXa rappresenta un altro tassello del nostro investimento in innovazione. In questa fase stiamo assistendo a un’accelerazione senza precedenti della transizione digitale. Nonostante le grandi criticità del momento, il nostro obiettivo è di continuare a scommettere sul futuro, sostenendo le PMI che vogliono innovare, creando opportunità di crescita e sviluppo”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Mediocredito Centrale, Bernardo Mattarella.
ECCO L’ARTICOLO DI START MAGAZINE DEL 10 NOVEMBRE SU AIDEXA:
COSA FA AIDEXA
Aidexa è una banca digitale che sfruttando le nuove tecnologie, dall’intelligenza artificiale al machine learning, intende offrire ai piccoli imprenditori un’esperienza bancaria veloce, trasparente, semplice e sicura.
La fintech si rivolge a una platea di 7 milioni di attori, tra partite iva, piccole e piccolissime imprese.
L’OBIETTIVO
Aidexa punta a raggiungere 100mila clienti nei primi cinque anni di attività e il break even in tre anni. Ed entro il 2022 la banca digitale spera di ampliare il suo team fino a 100 persone, dalle attuali 20.
UNA BANCA A PIENO TITOLO ENTRO IL 2021
Ma soprattutto la fintech punta ad ottenere, nei prossimi mesi, tutte le autorizzazioni per operare come banca.
“Contiamo di ottenere le necessarie autorizzazioni per operare come banca nel corso del 2021 e diventare così la prima banca fintech del Paese dedicata completamente alle piccole imprese e partite Iva”, hanno detto Roberto Nicastro e Federico Sforza durante la conferenza stampa online di presentazione.
I PROMOTORI
Sono stati proprio il banchiere Roberto Nicastro, ex direttore generale di Unicredit e vicepresidente di Ubi, presidente di Aidexa, e Federico Sforza (ex Nexi), amministratore delegato, i principali promotori del progetto.
GLI AZIONISTI
A credere in quella che è stata l’evoluzione di Banca Idea sono Generali, che possiede il 16% della Fintech, Banca Ifis (10%), Banca Sella (10%) e Isa (10%), insieme a a 30 investitori istituzionali, tra cui 360 Capital Partner, Ferrari (famiglia Lunelli), Confartigianato, Angel e Family Office.
Roberto Nicastro detiene una quota del 10% e Sforza una quota sotto al 10%.
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