Bird, Circ e Helbiz dovranno ritirare i monopattini che circolano a Milano perché non hanno rispettato le regole. Ecco dettagli e polemiche
Si ferma la corsa dei monopattini di Bird, Circ e Helbiz a Milano. Il capoluogo lombardo, nei giorni scorsi, ha notificato ai tre operatori di monopattini elettrici in condivisione la revoca dell’autorizzazione ad operare sul territorio.
Bird, Circ e Helbiz sono accusate di irregolarità reiterate. Tutti i dettagli.
LA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’
Partiamo dai fatti. Bird, società di micromobilità con sede in California fondata nel 2007, Circ, nata ad agosto 2018 in Germania da un’idea di Lukasz Gadowski, uno dei founder di Delivery Hero, e Helbiz, società di trasporto intra-urbano fondata dall’italiano Salvatore Palella nel 2015, con sede a New York City, dovranno cessare le attività sharing di monopattini nel Comune di Milano.
STOP ENTRO 15 NOVEMBRE
Bird, Circ e Helbiz sono obbligate al “ritiro dei veicoli entro metà novembre”, si legge sul sito del Comune di Milano.
LE ACCUSE
Lo stop ad operare arriva a causa di “diverse rilevazioni di irregolarità” e “di reiterazione di comportamenti non conformi alle regole definite negli avvisi pubblici”.
LE IRREGOLARITA’
In particolare, scrive sempre il Comune di Milano, “sono state riscontrate anomalie sul sistema di moderazione della velocità e della sosta”. Tradotto: i monopattini delle tre aziende marciano troppo velocemente nelle aree pedonali, dove non possono superare i 6 km/h, o vengono parcheggiati in aree non idonee e, spesso, di intralcio.
MONITORAGGIO CONTINUO
“Dall’inizio della sperimentazione dello sharing di monopattini, il Comune ha avviato un costante monitoraggio dei veicoli messi a disposizione dei cittadini e del rispetto delle regole definite nell’avviso pubblico: verifiche che si aggiungono alla regolare attività sanzionatoria effettuata dalla Polizia locale per il rispetto delle regole del Codice della strada”, ha aggiunto il Comune di Milano.
GLI ALTRI OPERATORI
Niente più monopattini in sharing per le strade del capoluogo lombardo, dunque? Certo che no. Il Comune di Milano, in questi mesi, ha autorizzato diverse e numerose aziende ad operare sul territorio locale: Bit, Dott, Lime, Voi e Wind offrono fino a 750 monopattini ciascuno.
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