Bazzano (Bologna),  -  Sente dei rumori alla porta e spara da due finestre con la revolver calibro 38 regolarmente detenuta, uccidendo un uomo. E' successo poco prima delle 5 in una tenuta, con al centro una villa padronale e più dependance (VIDEO), nelle campagne di Bazzano (Bologna). L'allarme, alla centrale operativa del 112 è scattato alle 5,10 (VIDEO). Dall'altra parte della cornetta una donna, la moglie dell'uomo (bolognese di 68 anni incensurato) che aveva appena esploso i colpi, disperata. "Venite, abbiamo sentito dei rumori, forse dei ladri. Mio marito ha sparato e dopo uscendo abbiamo trovato quell'uomo a terra". 



Giunti sul posto, i militari del  Radiomobile della Compagnia Bologna Borgo Panigale, insieme ai carabinieri di Bazzano e del Nucleo investigativo diretti dal pm Manuela Cavallo, hanno verificato che la pistola utilizzata dall’uomo, custode della villa  insieme alla moglie (i proprietari vivono fuori Bologna) fosse regolarmente detenuta. I sanitari del 118, chiamati dai carabinieri  hanno accertato il decesso dell’uomo che non è ancora stato identificato perché sprovvisto di documenti di riconoscimento. Si tratta di un ragazzo tra i venti e i 25 anni: di fianco a lui rinvenuta anche una torcia. 

Gli spari

Il custode, visibilmente sotto choc, ha raccontato di aver sparato 5 colpi 'alla cieca'  dalle finestre del primo piano uno dei quali ha colpito a morte la vittima trovata a 20 metri di distanza. Secondo il racconto fatto ai militari avrebbe voluto solo spaventare quegli uomini obbligandoli alla fuga. Ma così non è stato. Poco distante dal luogo dell'omicidio i carabinieri hanno trovato alcuni attrezzi rubati evidentemente da una delle dependance della tenuta. 
Nei confronti dell'uomo al momento non è stata emessa alcuna misura. Lui e la moglie verranno ascoltati nel pomeriggio in procura e verrà nominato un consulente balistico per capire la direzione dei colpi.  Dall'esito di questo ultimo esame infatti la Procura valuterà gli spazi di applicabilità della legittima difesa o dell'eccesso colposo. Oltre al revolver l'uomo aveva altre armi regolarmente detenute.
Un imprenditore di un'azienda vicina ha raccontato di aver sentito intorno all'1,40 suonare l'allarme della propria azienda e aver visto dalle telecamere sei persone, una delle quali con un estintore in mano. Le immagini delle telecamere sono già state affidate ai carabinieri. Nel corso della nottata nella zona sono stati messi segno almeno cinque colpi tra cui un bar e una cantina vinicola dove sono state rubate un centinaio di bottiglie e sei ceste natalizie. Mentre all'esterno del bar i ladri hanno disattivato due lampioni dell'illuminazione per sfondare la porta e rubare indisturbati il fondo cassa e altri oggetti. 

L'attacco del sindaco del Pd, Daniele Ruscigno

Duro l'intervento del sindaco di Valsamoggia (Pd) Daniele Ruscigno: "Il fallimento dello Stato. E cosi è capitato anche da noi. Un tentativo di furto, degli spari, un morto, magistratura e forze dell'ordine al lavoro per ricostruire la dinamica. E ci sarà il via alle solite parole inutili. E alle promesse mai mantenute. Dovevano arrivare più militari. Zero in più ne sono arrivati. Dovevano arrivare risorse. ZERO in più ne sono arrivate".
"L'inasprimento della pena per violazione di domicilio è stata ridicola - continua il sindaco -. Da 6 mesi a 3 anni si è passati da 1 anno a 4. Praticamente ZERO. Basta prenderci in giro. Basta prendere in giro le comunità. O ammettiamo che lo Stato ha fallito e ci armate tutti, ma i risultati li abbiamo già visti perché dove questo è stato realizzato i reati non diminuiscono e aumentano in modo spaventoso sia l'uso delle armi nei reati commessi in ambito familiare che le stragi nelle scuole e nei luoghi pubblici. Oppure andate in ferie 3 mesi e ci lasciate il Ministero. Veniamo in 10 Sindaci e proponiamo noi qualche soluzione concreta, non dei tweet. Poi potete tornare al vostro cinema quotidiano".